Quest’anno abbiamo iniziato una coltivazione di frumento “evolutivo“.
Si tratta di una popolazione di frumento tenero che deriva da una sperimentazione condotta in in ambito universitario in Italia nel 2009, reperendo oltre 2.000 campioni di grano antico ad Aleppo, in Siria, e componendo una popolazione con elevata variabilità genetica, in grado di adattarsi alle caratteristiche del terreno, evolvendosi tramite un processo di selezione naturale in campo.
Una popolazione, rispetto a una varietà singola, ha una maggiore resilienza, perché si adatta alle condizioni locali generando piante robuste e resistenti, adatte alla specificità del suolo e al clima del luogo di coltivazione. Il progetto vuole contribuire alla salvaguardia del patrimonio genetico della specie, andando controcorrente rispetto alle attuali pratiche agronomiche industriali, che prevedono una selezione sempre più spinta ed un “appiattimento” della variabilità naturale delle coltivazioni, che spesso coincide con la necessità di utilizzare in modo diffuso pesticidi per combattere le malattie, cui le piante selezionate spesso non sono in grado di far fronte avendo perduto parte delle risorse naturali necessarie per adattarsi alle avversità ambientali.
Ne abbiamo ottenuto delle farine di alta qualità, macinate artigianalmente a pietra, straordinarie per la panificazione.
Integrale o di tipo “2”: tu che farina vuoi?